Avvocato Matteo De Luca
Prevenzione Penale e Difesa Mediatica dei Colletti Bianchi
Prevenzione Penale
Quando l'imputato o l'indagato in un procedimento penale ha un ruolo che lo espone pubblicamente nella società, ricopre cariche amministrative o ha scelto il rischio di impresa, la sua necessità non é solo quella di difendersi nel processo penale, ma anche dal processo penale stesso.
Il procedimento penale in questi casi infatti, investe l'imputato sia sotto il profilo processuale che mediatico e quest'ultimo lede l'immagine personale ancor prima che sia stato esercitato il diritto di difesa e celebrato un giusto processo.
L'Avvocato Matteo De Luca, grazie all’elaborazione del protocollo denominato "check up penale" e di specifici servizi di difesa mediatica, tutela i diritti sia dentro l'aula che fuori dell'aula, consapevole che, alle volte, una semplice notizia di reato, diffusa e pilotata, può stroncare carriere, distruggere famiglie e danneggiare irrimediabilmente la reputazione.
Il Tribunale Mediatico
L’influenza dei mass media nella nostra società è enorme. La propaganda è in grado di influenzare le masse, sconvolgere gli animi, creare antipatie e simpatie, nonché colpevoli e innocenti, senza aver valutato un solo elemento di prova. I media hanno trasformato la giustizia in spettacolo, portando nelle nostre case notizie di indagini e processi attraverso giornali e telegiornali, salotti televisivi e talk show.
Twitter e Facebook hanno alimentato i peggiori istinti moralizzatori delle persone, dando vita a una versione moderna e violentissima della gogna pubblica. Sono i media che guidano ad una determinata percezione della notizia, ne definiscono i contorni.
Chi si è trovato coinvolto in una bufera mediatica, perchè trascinato dal clamore di alcune notizie, sa quanta sofferenza esiste dietro queste strumentalizzazioni e come la vita professionale possa essere travolta in modo, alle volte, irreversibile. Una simile esperienza provoca la morte dell’anima e, se tutto si risolve in una bolla di sapone, questo è ancor più grave.
Il fatto viene spesso manipolato o romanzato, rispetto alla realtà processuale o alla verità, tirando fuori il lato peggiore della società, i pregiudizi, la voglia di crocifiggere, lasciando la persona coinvolta e la famiglia in condizioni di prostrazione mentale e fisica. Il processo si è già svolto nelle coscienze, senza appello, violando diritti fondamentali della persona, costituzionalmente protetti.